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Buone notizie per gli automobilisti che ogni giorno devono percorrere il tratto di strada che collega i comuni dell’Hinterland est (Gorle – Scanzorosciate – Pedrengo – Seriate-Torre de Roveri – Ranica – Villa di Serio – Torre Boldone) al capoluogo.

L’opera  è finalmente ‘entrata’ nell’agenda politica delle istituzioni.
Sono contento che la discussione di questi giorni in Consiglio Regionale e sulla stampa abbia riacceso i riflettori sui problemi di collegamento di quest’area della nostra provincia con il capoluogo, ed in particolare il tratto di strada che passando per il Ponte di Gorle arriva al Rondò delle Valli.
A fronte dell’impegno ufficiale della maggioranza consiliare in Regione Lombardia a partecipare in questi prossimi mesi ad un percorso condiviso con Provincia e Comuni per avviare un tavolo di confronto sovracomunale sulla fattibilità del nuovo collegamento, abbiamo deciso di ritirare l’emendamento e l’ordine del giorno coi quali chiedevamo il finanziamento immediato dello studio di progettazione, con l’idea di arrivare a questo step in un secondo momento.
Ringrazio la maggioranza che ha tenuto in debito conto le necessità dei territori e dei cittadini e in particolare il consigliere regionale Schiavi che ha portato avanti l’interlocuzione con il nostro gruppo in Consiglio Regionale.
Ora l’auspicio è che l’impegno assunto si trasformi al più presto in un protagonismo di Provincia e Regione, per gettare le fondamenta di un’opera che da decenni viene invocata e pensata ma che, fino ad oggi, non aveva ancora visto l’impegno concreto da parte delle istituzioni.
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Ricostruisco qui di seguito alcuni passaggi istituzionali importanti che spiegano l’origine di questa azione politica in Consiglio Regionale: non si tratta di una iniziativa personale come qualcuno ha voluto far credere, bensì la prosecuzione del mio impegno di questi anni (prima era da Sindaco ora da Consigliere regionale) per portare avanti un’opera utile e necessaria, semplicemente rispettando quanto sottoscritto insieme da tutti i Sindaci pochi anni fa.
Già nel 2019, in occasione della variante al PTCP (il piano regolatore della provincia che prevede le opere infrastrutturali strategiche), come Sindaco di Scanzorosciate, insieme ai colleghi di Gorle, Pedrengo, Seriate e Torre de Roveri abbiamo sottoscritto tutti insieme una richiesta di modifica (accolta) del tracciato della cosiddetta “penetrante da est”: viene quindi confermata la previsione di una nuova strada e di un nuovo ponte tra i Comuni di Gorle e Pedrengo ma con una lunghezza e larghezza inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza, riducendo il consumo di suolo.
All’epoca sembrava quindi fossimo tutti d’accordo e ad oggi tutti gli strumenti urbanistici vigenti prevedono questa infrastruttura.
Quando sono stato eletto in Regione Lombardia in molti cittadini mi hanno chiesto di impegnarmi per questo territorio ritenendo il tema del traffico e dell’inquinamento il problema numero uno e sto cercando di mantenere fede a quanto promesso.
Comprendo bene che una nuova strada comporti consumo di suolo, sono ben consapevole che servano degli investimenti sul trasporto pubblico, capisco bene che qualsiasi opera si faccia generi pro e contro sui quali è giusto discutere e fare sintesi.
Ma è un conto voler risolvere un problema, un altro è affermare che il problema esiste ma senza proporre soluzioni infrastrutturali alternative concrete e programmabili.
Se si ritiene che quanto previsto nel PTCP con la variante sottoscritta da tutti i Sindaci non vada più bene, prendo atto e ovviamente mi dispiace. Ma ovviamente finché quanto previsto non sarà cambiamo credo sia legittimo e doveroso impegnarsi per trovare le risorse a favore della Provincia e dei Comuni per fare dei progetti tecnici su quanto previsto.
Se nei prossimi mesi la Provincia e i Sindaci proporranno soluzioni concrete, alternative alla strada di penetrazione da est, e che risolvono davvero i problemi del traffico e dell’inquinamento di questa zona della provincia, sarò il più contento di tutti e sarò a fianco del territorio per far sì che quanto previsto si realizzi il prima possibile, anche modificando quindi le attuali previsioni.
Se così però non avvenisse, se gli enti confermassero che l’unica soluzione praticabile è la strada di penetrazione da est, allora è giusto andare avanti, confrontandosi (con rispetto ed educazione, discutendo e mediando…!) col territorio ma centrando poi l’obiettivo. E non è questione di giornali, di politica, o altro di cui ho sentito e letto in questi giorni… è semplicemente affrontare i problemi e proporre soluzioni.
Non vorrei mai che tra 30 anni i miei futuri figli o nipoti mi dicessero: quando si realizza il nuovo ponte e la nuova strada che siamo stanchi di inquinare stando in coda per 1 ora?
In Consiglio Regionale la maggioranza ha dichiarato di credere nell’importanza dell’opera e mi ha chiesto di ritirare il mio ordine del giorno e l’emendamento collegato con l’impegno a reperire le risorse in un secondo step una volta che la Provincia ha condiviso coi territori la soluzione migliore possibile nei prossimi mesi.
Vista questa apertura importante mi è sembrato giusto e rispettoso ritirare gli atti presentati in attesa che nei prossimi mesi si possa imboccare la strada giusta, dopo decenni di “fermo”.
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