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La nostra provincia, tra le più estese della Lombardia, è risultata anche tra le peggiori per il consumo di suolo: diciannovesima in Italia e, per ettari consumati, terza nella nostra regione, con ben 32.806 ettari, un decimo del nostro territorio mangiato da cemento, capannoni, strade, parcheggi, edifici di ogni genere. Così evidenzia l’ultimo rapporto Ispra, che mostra un’intensificazione del fenomeno, in controtendenza rispetto agli anni precedenti, e che consegnava proprio alla Lombardia il primato di regione meno virtuosa.

Un allarme che, come gruppo PD, abbiamo già più volte lanciato alla giunta lombarda è già pronto e incardinato in commissione un nostro progetto di legge sulla regolamentazione degli insediamenti logistici nella nostra regione che negli ultimi anni si sono diffusi in maniera incontrollata. Si tratta di soli quattro articoli che introducono tre principi molto semplici: la regia sovracomunale degli insediamenti, la priorità al recupero delle aree dismesse e alle zone già dotate di collegamenti a infrastrutture esistenti e il rispetto della qualità del lavoro. Sarebbe necessario approvarlo al più presto.

Abbiamo il dovere di costruire subito un ragionamento serio anche sulla situazione climatica della nostra regione e dei nostri territori e il prossimo 13 giugno è stato convocato un consiglio straordinario proprio sul dissesto idrogeologico. Mi auguro che quella sia l’occasione giusta anche per fare il punto sull’attuazione delle misure previste dal Piano regionale di adattamento climatico, redatto ormai qualche anno fa, e sulle osservazioni che Regione Lombardia deve ancora fare al piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

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