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Bene hanno fatto il Sindaco e la sua amministrazione ad alzare la voce ed esprimere la contrarietà all’installazione di un nuovo impianto agrivoltaico a Gorle, e i cittadini a tener alta l’attenzione delle istituzioni mobilitandosi nella raccolta firme e chiedendo un intervento a tutela di un’area verde strategica per il territorio.
L’installazione di tali impianti, visto il pesante impatto paesaggistico e il possibile consumo di suolo verde e agricolo, deve essere oggetto di regole certe, e nell’attesa che la normativa nazionale si adegui alle recenti sentenze abbiamo sollecitato la giunta regionale ad emanare linee guida sul tema, e intervenire presso il governo nazionale per una sospensiva degli iter autorizzativi in corso.
La Regione deve esercitare il suo ruolo di pianificazione, soprattutto a sostegno dei Comuni che si trovano in difficoltà a limitare iniziative private dannose per il territorio, in assenza di una normativa dettagliata in materia.
La transizione energetica è una priorità per il nostro Paese e per l’Europa, ma questa deve essere portata avanti con equilibrio, sostenibilità e buon senso; non possiamo accettare che di fronte a un nuovo impianto fotovoltaico su terreno agricolo si proceda contrariamente al parere del Comune e in assenza di una pianificazione chiara e condivisa a livello sovralocale.
Nelle scorse settimane abbiamo presentato un’interrogazione sul tema: il testo riprende i punti della mozione approvata in Consiglio regionale, e che erano contenuti anche in una nostra mozione che però non è passata proprio perché chiedeva impegni più precisi e vincolanti di quelli che la maggioranza era disposta ad assumersi.

L’Assessore all’Agricoltura Beduschi a parole difende il suolo agricolo e ha sottolineato l’urgenza di una normativa chiara; ha anche condiviso le preoccupazioni dei territori, ma al momento non c’è mai stato un confronto diretto e nel merito nonostante insieme ai colleghi firmatari dell’ITR avessimo già chiesto una prima volta a maggio e una seconda a giugno un’audizione con gli assessori Beduschi (Agricoltura), Maione (Ambiente) e Sertori (Enti locali). Audizione mai calendarizzata.

Al momento il deliberato della mozione è rimasto sulla carta e non ci risultano avviate interlocuzioni ufficiali con il Governo, o audizioni di Commissione o confronti con gli enti locali. I Comuni sono al momento soli, senza strumenti normativi da applicare. Nell’interrogazione chiediamo quindi in che modo la Regione intenda sostenere i piccoli comuni nella pianificazione degli impianti FER. Pianificazione che richiede una regia regionale, proprio come avevamo chiesto nella nostra mozione; chiediamo, inoltre, quali rapporti siano stati avviati con il Governo e l’Unione Europea per ottenere una normativa chiara e coerente e quali misure l’esecutivo lombardo intenda mettere in atto per privilegiare tetti, capannoni e aree dismesse, a partire da una promozione delle CER che nella nostra regione sono ancora troppo poche.

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