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Un’altra protesta contro i tagli ai sussidi per la disabilità e il blocco dell’accesso alla misura B1: questa mattina davanti al Pirellone sono scese in piazza le principali associazioni e le famiglie delle persone con disabilità per chiedere ancora una volta la modifica della delibera di Giunta che a partire dal 1 giugno riduce i contributi a sostegno di grave e gravissima disabilità. A Milano presenti numerosi famigliari bergamaschi e i principali referenti delle associazioni di volontariato come il Coordinamento Bergamasco per l’Inclusione (CBI), l’ANMIC, l’ANFASS, Amici di Samuel e molti altri.

In questi mesi insieme alle altre forze politiche di opposizione abbiamo portato all’interno del Consiglio Regionale la voce dei più fragili, che tuttavia è rimasta inascoltata da parte della maggioranza ; è inaccettabile costringere i cittadini con disabilità, le loro famiglie e le associazioni a scendere in piazza per rivendicare diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti e tutelati.

Regione Lombardia dovrebbe scusarsi perché non si è dimostrata attenta ai vostri bisogni e vicina alla vostra famiglie. Non vorrei essere qui oggi, perché è vergognoso essere costretti a protestare per qualcosa che è dovuto. E’ come se un genitore con uno stipendio mensile di 1.500,00 euro non trovasse 0,45 euro per la priorità assoluta della sua famiglia. Mi chiedo che senso abbia fare politica quando la politica dimostra di non sapersi prendere cura della propria comunità e dei più fragili. Mi chiedo come abbia potuto oggi la Giunta non essere qui con noi. Da parte nostra porteremo avanti fino all’ultimo giorno questa battaglia di civiltà, che appartiene a ciascuno di noi.

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