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Oltre al danno di un servizio inefficiente, con ritardi e soppressioni che ormai sono la norma per chi viaggia in treno, anche la beffa del rimborso che sarà solo su richiesta. Trenord ha infatti annunciato la ‘fine’ del bonus pendolari, ovvero del rimborso automatico del 30% della quota pagata per l’abbonamento a fronte di ritardi e disservizi frequenti (corrisposto sotto forma di sconto sull’abbonamento successivo).
È evidente che la soppressione dell’automatismo del bonus di rimborso andrà a vantaggio di Trenord, dal momento che verosimilmente non saranno il 100% degli aventi diritto a procedere con la richiesta
La società, forte del rinnovo del contratto di servizio per altri 10 anni,  al quale come Partito Democratico siamo sempre stati contrari si dimostra totalmente sorda alle necessità dei pendolari. Ancora una volta.
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