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Più di 100 mila firme raccolte in Lombardia, migliaia di segnalazioni dei cittadini, mentre le liste d’attesa non accennano a diminuire e oltre un milione di lombardi rinuncia a curarsi, ma la maggioranza di centrodestra in Regione Lombardia non ne vuole parlare.

Oggi il Consiglio Regionale ha bocciato il progetto di legge di iniziativa popolare sulla sanità in Lombardia, sostenuto dal PD e da oltre 100.000 firme (“Principi fondamentali del Servizio Sociosanitario Regionale Lombardo – Modifiche alla l.r. 33/2009 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità)), approvando la proposta di deliberazione di ‘non passaggio all’esame degli articoli’ e impedendo quindi, di fatto, la discussione nel merito del pdl, articolo per articolo, per la riforma della sanità lombarda.

Era l’ultima possibilità di aprire un tavolo di confronto per riformare gli aspetti più critici della sanità regionale, a partire da questioni fondamentali come l’integrazione sociosanitaria, la centralità del territorio, la presa in carico degli anziani e dei cittadini con disabilità, che devono essere centrali visto l’aumento dei bisogni che si continua a registrare.

Speravamo che questa proposta di legge potesse essere un punto di partenza per discutere nel merito quali azioni portare avanti nei prossimi due anni di legislatura con il comune intento di migliorare la sanità in Lombardia, invece la maggioranza ha preferito tirare dritto, ignorando le migliaia di sollecitazioni e bisogni dei cittadini.

Noi continueremo a combattere per tutelare la salute dei lombardi, mantenendo al centro della nostra agenda politica il diritto alle cure e l’accessibilità dei servizi sociosanitari, per una sanità davvero per tutte e per tutti.

Qui sotto il mio intervento in Aula e qui il testo

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