Abbiamo raggiunto un importante risultato per il territorio bergamasco: Regione Lombardia ha confermato ieri lo…
Oggi la seduta del Consiglio Regionale è stata dedicata alla discussione del Piano Regionale di Sviluppo Sostenibile (PRSS), che è di fatto è il programma della nuova Giunta Fontana per i prossimi 5 anni.
Ovviamente è un documento redatto dalla maggioranza, quindi con priorità e strategie che prevedibilmente sono diversi da quelli dell’opposizione, ma al netto di questa premessa mi sarei aspettato un piano più ambizioso viste le sfide che abbiamo davanti e la Regione che siamo.
Invece questo PRSS non presenta slanci di innovazione, non si coglie il tentativo di disegnare modelli nuovi e moderni, al passo con i tempi e con i nuovi bisogni dei cittadini… insomma è un piano ripiegato sul presente e non proiettato al domani come invece si meriterebbe la Lombardia.
Ho presentato 5 ordini del giorno al Piano (qui trovate il testo del mio intervento in Consiglio regionale,) che vi illustro qui di seguito brevemente:
– SANITA TERRITORIALE
A Bergamo stiamo vivendo una vera e propria emergenza relativa alla chiusura dei presidi di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), perché abbiamo il 20% dei medici guardisti previsti dai LEA (livelli essenziali di assistenza fissati dalla normativa nazionale). Abbiamo chiesto a Regione Lombardia di impegnarsi quantomeno a tendere verso i numeri indicati a livello nazionale, e garantire la continuità assistenziale necessaria.
– SERVIZI A MISURA DI ANZIANI
La popolazione sta invecchiando e le case di riposo non possono essere l’unica risposta che diamo di fronte alla necessità di sostegno e assistenza degli anziani. Abbiamo chiesto a Regione di mettere a punto e promuovere un sistema di RSA diffusa e aperta, strutturato sull’integrazione e la sinergia tra interventi territoriali e nuove forme abitative di comunità, per sostenere più a lungo possibile l’autonomia degli anziani assicurando loro i servizi e l’assistenza a domicilio di cui hanno bisogno, e ritardando così il più possibile l’accesso in RSA.
– PREVENZIONE E SCREENING EPATITE C
Con un altro ordine del giorno abbiamo chiesto di implementare lo screening gratuito per l’epatite C cronica da HCV anche nella popolazione nata dal 1944 al 1968, un passaggio fondamentale secondo l’Istituto Superiore di Sanità per raggiungere l’eradicazione entro il 2030 di questa infezione, che non dà sintomi, ma è la principale causa di cirrosi e cancro del fegato in Italia. Saremmo la prima Regione in Italia a farlo.
– FORMAZIONE PROFESSIONALE E TIROCINI SICURI
Gli ultimi due ordini del giorno si concentrano sull’importanza della formazione professionale (a proposito, ho colto l’occasione per sollecitare la giunta a fare il possibile per sbloccare le risorse dato che le nostre scuole stanno attendendo milioni di euro per la formazione erogata ai nostri giovani durante l’anno scolastico appena concluso) e dell’attività di orientamento e sul ruolo di regia che Regione Lombardia dovrebbe interpretare per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, perché non possiamo permetterci di abbandonare al destino di NEET 200 mila giovani lombardi. Servono modello di orientamento più efficaci, con tavoli provinciali tra aziende, sindacati ed enti di formazione, e abbiamo chiesto alla Regione di attivarsi in questo senso. Serve più contaminazione tra scuola e lavoro e un’offerta formativa che si orienti velocemente alle necessità dei territori. Serve l’implementazione delle esperienze on the job, che però devono essere sicure e formative.
Nell’ultimo ordine del giorno ho chiesto alla Giunta di impegnarsi a creare un protocollo regionale denominato ‘Tircinio Sicuro’, con l’obiettivo di uniformare l’applicazione delle leggi riguardanti la sicurezza sul lavoro per i tirocini che si svolgono in Lombardia.
La maggioranza ha votato contro a tutti i miei ordini del giorno e agli latri circa 150 tra ordini del giorno ed emendamenti presentati dall’opposzione. In 12 ore di discussione d’Aula, è stato approvato un solo ordine del giorno: la proposta di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi.